La nostra prima volta naturista ce la ricordiamo ancora perfettamente. Era il secondo tentativo di accedere a questo mondo sconosciuto e mescolarci con i corpi che popolavano le poche spiagge in cui la nudità pubblica era consentita. Vedevamo quei luoghi apparentemente introvabili come approdi di libertà e apertura mentale.
Ricordiamo teneramente il momento in cui siamo arrivati nella spiaggia individuata dopo un lungo scandagliamento dell’internet, abbiamo posato teli e zaini e ci siamo guardati negli occhi per decidere il “pronti-via” che avrebbe decretato la fine della nostra vita tessile e l’inizio di quella naturista.
Da allora il richiamo di quella libertà è tornato a galla ciclicamente e abbiamo continuato a cercarla almeno in ogni meta estiva, esplorando anche luoghi diversi dalle spiagge.
Oggi il naturismo è qualcosa che ci appartiene e per questo abbiamo deciso di creare dei contenuti che potessero divulgare la cultura della nudità sociale in un paese come il nostro che, ahinoi, si trova ancora indietro rispetto a mete più friendly e libere come Francia, Spagna, Croazia, Germania…
In questo video abbiamo cercato di raccontare cosa significhi praticare naturismo e da che parte iniziare per vivere delle situazioni sicure che facciano sentire a proprio agio.
Qui invece abbiamo spiegato cos’è il Naturismo e che differenza c’è con il Nudismo.
Il video è stato girato da Borgo Corniola, un B&B naturista immerso nel verde delle colline Toscane, tra Firenze e Faenza, che ci ha ospitato durante la creazione di questa serie di contenuti sul naturismo. Si può soggiornare in una delle tre camere ricavate nelle strutture in pietra risalenti al 1200 o dedicarsi al relax e alla cura di sé nella vasca idromassaggio esterna, nella sauna finlandese o lungo il torrente.
![Ritorno a Scuola.
Quel luogo che dovrebbe insegnare ad abitare il mondo. A coabitare il mondo. A coesistere.
Che dovrebbe fornire gli strumenti per comprendere il mondo.
~ comprèndere: v. tr., dal latino, composto di [cum] con- e [pre(he)ndĕre] prendere: contenere in sé, abbracciare, racchiudere.
Quel luogo che dovrebbe accogliere e far sentire viste e ascoltate e valide le individualità contrastando l’individualismo.
Che dovrebbe nutrire la persona oltre alla personalità.
Che dovrebbe coltivare l’unicità e metterla in relazione con altre unicità per costruire collettività;
valorizzare la diversità e far sentire comunità, parte di un insieme.
Quel luogo che continua a ignorare il valore dello stare bene, con sé e con l’altrə.
Che ancora posiziona le persone su binari paralleli che partono un po’ da Marte e un po’ da Venere, invece di farle camminare insieme, farle comunicare e farle costruire relazioni sane, rispettose e gratificanti.
Quel luogo che abbandona le generazioni giovani, piccole e piccolissime a loro stesse nella gestione del groviglio incasinato che sono le emozioni, le relazioni, la sessualità e il rapporto con il corpo, con i corpi, tra i corpi.
Quella palestra della vita che dovrebbe allenare l’empatia e il rispetto - dello spazio individuale, dei confini, del consenso, di chi e cosa ci circonda.
Quel luogo che dovrebbe nutrire e crescere future persone adulte consapevoli, capaci di autodeterminarsi e libere.
Le persone libere sono meno controllabili, meno riducibili, meno confinabili.
Le persone libere sono felici.
E godono di più.
Siate liber*.
Buon ritorno a scuola.
📸 @imtheph](https://lesexenrose.com/wp-content/plugins/instagram-feed/img/placeholder.png)
