LELO HEX bustina preservativo

LELO HEX: genesi del condom del futuro – Fatti, chiacchiere e recensione

Una ragnatela di fronte al pericolo, ma una corazza di fronte al piacere.

È così che, nel 1671, veniva descritto il preservativo (in una lettera scritta da Madame de Sevigné alla figlia).

Non è mai stato un mistero il fatto che il preservativo, che dovrebbe favorire lo scambio di amore (ed impedire lo scambio di fluidi) insinuandosi nella passionale unione ad incastro tra due corpi, sia da sempre percepito come uno scomodo ostacolo all’esperienza del piacere sessuale.

La sua palpabile presenza si intromette nell’intimità del discorso sessuale guastandone la scorrevolezza.

Quei 5 secondi di sospensione, in piena fluttuazione ormonale, alle prese con la bustina quadrata dai bordi frastagliati, sono sufficienti per smorzare l’eccitazione, l’entusiasmo e il presobenismo del momento.

Se Un bacio è un’apostrofo rosa tra le parole t’amo, il preservativo è un punto e virgola lattiginoso tra… gli organi pene e vagina. 

O quanto meno lo era, fino al 13 giugno 2016, quando LELO ha lanciato HEX, ‘il condom del futuro’.

HEX, il Condom del Futuro

LELO HEX struttura esagonale
[1]

HEX è il preservativo di nuova generazione progettato da LELO, leader mondiale nella produzione di sex toys, e presentato come ‘l’innovazione più importante nel campo del sesso sicuro degli ultimi 70 anni’.

Le ultime innovazioni erano state la sostituzione della gomma con il lattice negli anni ’20 e l’introduzione del serbatoio in punta e del lubrificante negli anni ’50.

Dopo di che il condom è rimasto pressoché lo stesso, impassibilmente scomodo, fastidioso ed invadente mentre le infezioni sessualmente trasmissibili continuavano ad aumentare e le vendite dei preservativi a diminuire.

Anche se il preservativo è ancora la forma di contraccezione tra le più sicure, la sua pessima reputazione da terzo incomodo è sufficiente per scoraggiarne l’utilizzo a favore di un’esperienza sessuale più piacevole ma meno protetta.

Con un’efficacia teorica stimata intorno al 98%*, il condom è potenzialmente uno dei metodi più efficaci nella prevenzione di gravidanze indesiderate, oltre che l’unico capace di proteggere dalle malattie sessualmente trasmissibili.

Eppure nessuna statistica ci ha ancora convinti del fatto che quei seccanti 5 secondi di dovere che vengono prima del piacere siano importanti almeno quanto la passionale manciata di minuti successiva.

Infatti non ci siamo mai applicati abbastanza da capire come conservarlo, indossarlo ed usarlo correttamente, e i nostri errori umani hanno avuto effetti diabolici, riducendone l’efficacia ad un effettivo 85%*.

– Speriamo solo che sia abbastanza grande. [3]

Per far guadagnare al preservativo una nuova popolarità, LELO ha sviluppato un condom del futuro che superasse i maggiori limiti riscontrati dagli insoddisfatti utilizzatori del passato e del presente: la tendenza alla rottura e allo scivolamento (dovuta all’incapacità di adattarsi a differenti dimensioni) e l’oggettiva, universale scomodità.

Per arrivare a HEX ci sono voluti 7 anni di ricerca e sviluppo e la scoperta del fatto che non dovesse essere necessariamente il materiale a cambiare ma la struttura del condom.

La rivoluzione dell’esagono

LELO ha preso ispirazione dall’elemento geometrico che in natura conferisce leggerezza e resistenza, l’esagono, e l’ha applicato al preservativo.

E mentre i grandi marchi del mercato aggiungevano puntini, rilievi e lineette all’esterno della superficie provando a mascherare la scomodità da ‘intensa stimolazione per lei’, LELO ha applicato una trama esagonale all’interno del condom.

Il risultato è un preservativo sottile, resistente e flessibile grazie ad una struttura essenziale completamente nuova che combina una rete di 350 esagoni interconnessi dello spessore di 0.055 mm con pannelli in lattice ultrasottili di 0.045 mm.

La struttura esagonale interna al condom permette ad HEX di aderire, modellarsi e adattarsi alla forma unica di ognuno migliorando la vestibilità del preservativo senza sacrificare la sensibilità di chi lo indossa.

La percezione pubblica degli HEX: accuse, colpe e assoluzioni

Per essere certi che tutto il mondo si accorgesse della rivoluzione in corso in casa LELO, la gente del marketing si è data da fare e non ha guardato in faccia nessuno.

HEX è stato lanciato sul mercato il 13 giugno 2016 con una campagna di risonanza globale (HEX Appeal) avviata contemporaneamente sul sito LELO.com e sulla piattaforma di crowdfunding Indiegogo, volta ad offrire ai primi 10000 sostenitori la possibilità di provare gli HEX ad un prezzo di acquisto scontato del 40%.

La campagna è stata seguita dai mega party di Londra e New York che hanno ospitato VIP, dimostrazioni di resistenza di HEX, sculture di ghiaccio a forma di condom e speech autocelebrativi.

Durante la prima settimana di campagna LELO ha venduto più di 500,000 condom, ma mentre seminava privati ansimi di approvazione sotto le lenzuola, raccoglieva pubblici dissensi in giro per il mondo.

Alcune cose in particolare hanno fatto infervorare gli animi di bloggers, giornalisti e addetti al settore.

1. L’accoppiata da brividi Charlie Sheen + HEX

Quello che LELO ha definito il ‘perfect match’, al resto del mondo è sembrato una tremenda accoppiata.

Charlie Sheen – un passato di abuso di alcol e droga, arresti per risse, guida in stato di ebrezza e violenza domestica, e recenti accuse di abusi sessuali – e LELO HEX – un futuro da paladino del sesso sicuro e iniziatore della ribalta del preservativo – messi insieme, in una stanza grigia e vuota, con sottofondo musicale avvilente, non devono essere sembrati troppo credibili.

È chiaro che LELO abbia puntato al far parlare di sé piuttosto che al raccogliere consensi quando ha scelto di utilizzare quel ragazzaccio di Topper Harley come testimonial dei nuovi HEX.

LELO si è difesa dalle critiche motivando la scelta con l’obiettivo di stimolare una conversazione sul sesso sicuro, continuando l’onda dell’’effetto Charlie Sheen’. Pochi mesi prima del lancio degli HEX, nel novembre 2015, l’attore aveva dichiarato pubblicamente di essere sieropositivo da 4 anni. La dichiarazione aveva prodotto un picco di ricerche sull’HIV e altri termini collegati (preservativi, sintomi e test per l’HIV) su Google.

2. Il nome poco incoraggiante

È ormai chiaro a tutti che il nome HEX derivi da Hexagon, ma qualcuno non ha potuto evitare di notare che HEX, in inglese, significhi maledizione. Ora, se accostiamo il preservativo, la parola maledizione e il viso di Charlie Sheen, non ne viene fuori un perfect match da sonni tranquilli. 

3. Il test dell’ago

Uno dei punti di forza dei nuovi HEX è la resistenza e per darne dimostrazione LELO ha pensato bene di infilare ripetutamente un ago dentro un HEX e mostrare al mondo il risultato con un video. Comparato con un un condom tradizionale che si lacera completamente alla prima foratura, HEX si mantiene intatto e la rottura non supera il diametro dell’ago, risultando quasi invisibile.

Apparentemente questo significherebbe minimizzare la fuoriuscita di liquido in caso di rottura del condom, e di conseguenza il rischio di gravidanza e di contrazione di IST. Goal di LELO.

Come alcuni hanno fatto notare, significherebbe anche che in caso di rottura durante il rapporto sessuale, quesa possa passare inosservata e come conseguenza non si mettano in pratica misure per il contenimento del rischio di gravidanza e della contrazione di eventuali infezioni. Autogol.

In risposta alle varie preoccupazioni, LELO ha dichiarato che la rottura causata dall’utilizzo di un ago non è comparabile con quella che potrebbe verificarsi durante il rapporto sessuale (dovuta a torsioni, carenza di lubrificazione, rigidità del condom) e che gli HEX si comportano come gli altri preservativi se sottoposti alle stesse sollecitazioni. Zero a zero e palla al centro.

4. Il Rispetto del maschio

lelo hex scultura di ghiaccio al party di Londra
[4]

Come sempre i prodotti a marchio LELO sono curati in ogni dettaglio. Anche troppo.

La base di ogni HEX riporta, stampata in rilievo, la scritta ‘Respect’ (rispetto). Al party di lancio un portavoce dell’azienda ha risposto alla domanda sul significato della scritta con una frase dal retrogusto sessista e patriarcale: ‘Rispetto per l’uomo che lo indossa’.*

LELO deve aver pensato che anche l’ego vuole la sua parte e che i portatori di pene avrebbero gradito un piccolo incitamento ‘da maschi’ e sfoggiato i preservativi più volentieri.

5. Una malcelata spavalderia

Ok, LELO ha anche dimenticato di conservare un po’ di modestia ed umiltà quando, contemporaneamente al lancio, ha offerto ai big brand leader di mercato Trojan, Durex e Ansell l’accesso alla tecnologia di HEX in cambio di 1 milione di dollari.

Un bilancio personale: Colpe e Assoluzioni

Sembra che nel fervore della rivoluzione del condom del futuro LELO abbia peccato delle stesse colpe dei preservativi del passato: una certa carenza di tatto e sensibilità ?

È chiaro anche che nel tentativo di far parlare di sé abbia pescato a piene mani dal pozzo delle leve di marketing in grado di destare attenzione e creare engagement.

Possiamo perdonare i ragazzacci del marketing se le scelte azzardate, per quanto stonate e discutibili, hanno raggiunto lo scopo di creare interesse intorno ad un tema di importanza universale come quello della sicurezza sessuale e a quello che sembra essere un valido prodotto.

Non voglio dire che ‘il fine giustifica i mezzi’, ma di certo ‘le rivoluzioni non si fanno con i guanti di seta’.

Gli altri condom del futuro (?)

Tutto il mondo sta parlando di lui, ma HEX non è l’unico aspirante condom del futuro.

Nel 2013 Bill Gates, tramite la Bill and Melinda Gates Foundation, aveva sfidato il mondo a reinventare il condom offrendo 100mila dollari a chi avrebbe presentato progetti promettenti di preservativi ‘di nuova generazione’ in grado di ‘salvaguardare o intensificare il piacere’, con l’obiettivo di aumentarne l’utilizzo su scala globale.

Tra tutti i progetti ne erano stati selezionati e premiati 11, molti dei quali sono stati nel tempo abbandonati, alcuni sono in corso di sviluppo ma nessuno si è ancora tradotto in un prodotto disponibile sul mercato.

Ad oggi, gli aspiranti preservativi del futuro sono ancora progetti del passato.

Il mio (nostro) test

lui e lei sotto le coperte piedi fuori
[5]

Durante anni di uso del preservativo io e la mia dolce metà abbiamo imparato a diffidare di texture stimolanti, lubrificanti esotici aromatizzati e condom ‘invisibili’, arrendendoci al fatto che nessuna promessa di marketing avrebbe corrisposto ad una maggiore comodità, sensibilità o vaga parvenza di naturalezza.

Prima di provare gli HEX, la nostra curiosità era eguagliata da un certo scetticismo.

Senza considerare tutti i comunicati stampa sensazionalistici e i messaggi pubblicitari che venerano l’esagono come il salvagente del sesso, quello di cui stiamo parlando è apparentemente niente di più che un altro condom in lattice, neanche il più sottile sul mercato, con un design nuovo, messo in una bella scatola bianca, minimal ed elegante.

Quando abbiamo ricevuto una confezione da 6 preservativi con l’obiettivo di testarli e recensirli, abbiamo pianificato di lasciarne almeno un paio per test e scatti fotografici.

Dopo il primo test ci siamo detti che uno sarebbe stato sufficiente.

Dopo altri test abbiamo deciso di usarli tutti e basta, ed è per questo che non troverete nessun video di ortaggi che indossano preservativi o nessuna foto di HEX sottoposti a bizzarri test casalinghi.

L’unico stress a cui li abbiamo sottoposti è quello del fare all’amore, e questo è quello che pensiamo dei tanto chiacchierati condom del futuro.

confezione 6 preservativi LELO HEX
[6]

LELO HEX secondo lei

HEX non è il condom più sottile che abbiamo provato (quello era di 0.03 mm), quindi tutto quello che mi aspettavo era che fosse semplicemente meno scomodo di tutti gli altri.

È stato un piacere scoprire che è in grado di fare molto di più: per la prima volta non ho percepito il preservativo come una barriera innaturale, qualcosa di fastidiosamente estraneo, artificiale ed intrusivo.

Nessun sentore di pieghette, attriti, o qualsivoglia sovrapposizione artificiosa.

LELO HEX secondo lui: la parola alla mia dolce metà

Il momento del preservativo riporta tutta la parte giocosa del sesso all’ordine e richiama personalmente ognuno ad usare la testa, proprio nell’unico momento in cui saresti invece autorizzato ad usare l’altro organo per te più importante.

Quando si tratta di frapporre una barriera in lattice, le soluzioni non sono mai troppo a favore del divertimento a causa delle sensazioni pressoché scarse che quasi ognuno trasmette. Tranne gli ultrasottili, quelli no, quelli funzionano molto meglio. In quel caso l’ansia galoppa di pari passo con l’avvicinarsi del climax, nella speranza di non sfregare troppo per evitare che si rompa sul più bello. E comunque alla fine, solo il controllo accurato dell’integrità dello stesso, riesce a placare la preoccupazione.

Tra sentire con timore e non sentire con sudore, ho approcciato agli Hex con molta sfiducia.

Sarà che il punto di partenza era davvero basso, ma ho avuto l’immediata sensazione, una volta indossato, che il Lelo Hex fosse davvero studiato per proteggere il mio amichetto. Non troppo sottile, ma nemmeno ingombrante come una muta da palombaro, Hex si é adattato come un geco alla parete e mi ha permesso do avere la percezione di quello che stava accadendo tutto intorno a lui, e di rimanere sintonizzato fino alla fine.

Di solito con tutti gli altri preservativi le trasmissioni si interrompevano per assenza di segnale, non appena indossati. (oppure l’ansia da ipersottili).

Per essere sicuro di non essermelo inventato ho voluto fare un secondo test e poi ho riprovato un preservativo Besafe puntinato e striato e lubrificato.

Ne avevo tre scatole prese online e li ho buttati tutti seduta stante. Fino alla prossima rivoluzione tecnologica valida, Lelo Hex sará la mia scelta.

[7]
La vera rivoluzione è invisibile

A conti fatti, i LELO HEX potrebbero davvero avere le carte in regola per essere responsabili di una rivoluzione.

Se dietro alle recensioni positive e i successi di vendita registrati dal lancio ad oggi ci fosse un reale incremento della popolarità del condom e una maggiore predisposizione verso il suo utilizzo, per LELO significherebbe aver prodotto un preservativo che le persone non debbano solo utilizzare ma che vogliano utilizzare.

La vera rivoluzione sarebbe quindi aver cambiato non solo il preservativo ma l’esperienza d’uso e l’idea che le persone hanno del preservativo.

Quindi, LELO HEX è il condom del futuro?

Nonostante i progressi fatti da LELO, alcuni problemi rimangono irrisolti.

Il condom del futuro sarà probabilmente quello che riuscirà ad essere il preservativo di tutti, realizzato in un materiale anallergico e disponibile ad un prezzo accessibile a tutti, oltre che sicuro, efficace, comodo e capace di preservare la naturalezza dell’esperienza del piacere sessuale.

Non so se HEX è il preservativo del futuro ma sicuramente è quello del mio presente e continuerò ad acquistarlo ed utilizzarlo.

Oggi gli HEX sono acquistabili sul sito di LELO in confezioni da 36 a 34,90 € (spese di spedizione gratuite), che personalmente trovo allineato ai competitor di mercato come Durex. Potete acquistarli qui.

Dimenticate Charlie Sheen, focalizzatevi sull’esagono e dategli una possibilità.

In men che non si dica vi troverete a dire

non ci sono più i preservativi di una volta.



[1] Fonte immagine: LELO
[3] Gif tratta dalla serie tv Extras, Stagione 2 – Episodio 9
[4] Fonte immagine: Blog Sex & London City
[5-6-7] Fotografie I’M

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