Lora DiCarlo è la startup femminile americana che ha ricevuto finanziamenti di oltre 1 milione di dollari per sviluppare la tecnologia che plasmerà i prodotti del piacere del futuro.
La prima creazione si chiama Osé ed è un massaggiatore tech che promette quello che l’azienda chiama il Sacro Graal dell’orgasmo: il blended orgasm, l’orgasmo provocato dalla stimolazione simultanea di clitoride e area del punto G. È un sex toy che si indossa adattandosi alla fisiologia unica di ogni corpo e lasciando le mani libere di fare altro. Grazie alla messa a punto di una tecnologia microrobotica, Osé riesce a simulare tutte le sensazioni di bocca, lingua, dita umane. Il tutto senza vibrare.
Non è ancora sul mercato (ci arriverà probabilmente questo autunno) ma è già sulla bocca di tutti per aver vinto, e poi perso, il prestigioso premio all’innovazione del CES – la più grande fiera di elettronica di consumo e tecnologia al mondo – per la categoria Robotics and Drones.
Un mese dopo aver ricevuto la notifica del premio, l’azienda se l’è visto inaspettatamente revocare dalla CTA, l’associazione proprietaria e organizzatrice del CES. Oltre al premio, è sfumata anche la possibilità di esporre alla fiera.
Una decisione che sembra penalizzare e relegare in un angolo, ancora una volta, il piacere femminile, e che l’azienda ha accusato di sessismo e discriminazione.

La prima motivazione ufficiale fornita dal CES faceva riferimento al regolamento, in base al quale la CTA si riserva il diritto di squalificare, in ogni momento, tutto quello che può essere considerato “immorale, osceno, indecente, profano o non in linea con l’immagine” dell’ente stesso.
Motivazione poi rettificata con una seconda lettera in cui il presidente e amministratore delegato, Gary Shapiro, affermava che il prodotto era in realtà non idoneo alla categoria.
Una motivazione quantomeno incomprensibile, visto che parliamo di un dispositivo sviluppato da un team di ingegneri specializzati in collaborazione con uno dei migliori laboratori di alta ingegneria robotica, e attualmente in attesa di almeno otto brevetti per la robotica, la biomimetica e le imprese ingegneristiche.
Ancora più comprensibile se si considera che al CES la sessualità è spesso stata un campo prolifico di innovazione. Solo quest’anno, tra monitor curvi, smartphone pieghevoli e taxi volanti, c’erano anche stripper sul palo che simulavano spogliarelli live grazie alla realtà aumentata, vibratori controllabili con l’Apple Watch e Amazon Alexa, e l’ultimo vibratore tecnologico per il piacere maschile che stimola contemporaneamente pene, testicoli, perineo.
Non sarà un premio posticcio a fermare la missione di Lora DiCarlo di “cambiare il volto dei prodotti per il piacere” promuovendo “l’emancipazione sessuale femminile, inclusiva di tutti i soggetti LGBTQI”.