Febbre è il romanzo autobiografico di Jonathan Bazzi, che racconta di una febbre lieve e incessante che sembra essersi insediata nel suo corpo senza intenzione di lasciarlo e che – dopo incalcolabili tentativi di autodiagnosi, visite e analisi – diventa una diagnosi di sieropositività il giorno in cui a Jonathan viene comunicato l’esito positivo del test dell’HIV.
Ma Febbre non è una storia di HIV. Il virus non definisce il libro, così come non definisce Jonathan e tutti gli altri corpi in cui è penetrato.
Febbre è una radiografia vivida e viscerale della vita di Jonathan e delle vite che scorrono intorno alla sua.
Tra le pagine di Febbre si rincorrono due storie parallele e due protagonisti – Jonathan e Rozzano.
Una storia segue Jonathan per le vie e gli edifici di Rozzano – il “Bronx del Nord: il paese dei tossici, degli operai, degli spacciatori. I tamarri i delinquenti, la gente seguita dagli assistenti sociali” – dai primi anni di vita e per tutto il corso dell’infanzia e dell’adolescenza. La crescita di Jonathan è solcata dalla periferia dura, brutale, dove “i maschi sono fatti in un modo – motorino, calcio, figa –, le femmine in un altro”, dove “ogni tentennamento, ogni tentativo di sconfinamento viene immediatamente riconosciuto e sanzionato. Pubblicamente, in strada, ovunque.”, dove “non c’è spazio per le sfumature”. Non c’è spazio per l’omosessualità, la creatività, la cultura, per i libri, le balbuzie, la debolezza, le ambizioni. Non c’è spazio per Jonathan.
L’altra storia inizia quando inizia la febbre e si snoda tra studi medici e ospedali, alla ricerca disperata di una diagnosi definitiva, e tra il letto e il divano, alla ricerca di un supporto per il corpo indebolito di Jonathan.
La narrazione attraversa temi complessi e difficili – la violenza domestica, la disfunzionalità familiare e sociale, l’HIV, l’emarginazione, la povertà delle periferie – e li filtra attraverso l’esperienza personale, che viene narrata in modo lucido e sobrio, senza mai suscitare pietismo o nutrire una pornografia del dolore.
Febbre è uno di quei libri che ti risucchiano, ti fagocitano pagina dopo pagina e ti risputano fuori un po’ cambiato.
Chiunque lo legga ha la responsabilità di maneggiare con rispetto e gratitudine una vita altrui che le viene consegnata con sincerità e una ricchezza di dettagli intimi.
Leggerlo è stato come fare un viaggio dentro un’altra pelle umana dalla quale se ne esce con uno sguardo più complesso sul mondo (e sull’umanità).

Febbre
di Jonathan Bazzi
Fandango Libri, 2019
328 pagine
ISBN: 9788860446060