La stimolazione anale è ancora relegata a una narrazione negativa di dolore, fastidio, disagio, sconcezza e sporcizia; talvolta vista come una trasgressione e una perversione, una prova di vogliosità, soprattutto se riguarda il reparto femminile, o un certificato di omosessualità se scomoda un ano maschile.
A noi piace pensare l’ano come una porta di accesso universale a un piacere democratico alla portata di tutti i corpi.
Questo articolo è un invito a guardare l’ano da una prospettiva curiosa e creativa (con gli opportuni accorgimenti), e magari a esplorare nuovi itinerari di ricerca del piacere (e raggiungimento dell’orgasmo: quello anale esiste!).
L’ano può essere il proprio o quello di un’altra persona: teniamo a pensare alla masturbazione come qualcosa che coinvolge solo il fronte del nostro corpo sessuale ma anche l’ano può essere il protagonista di esplorazioni autoerotiche.
Premessa doverosa: in questo articolo trattiamo la parte divertente della stimolazione anale ma, come per qualsiasi attività sessuale, bisogna sempre fare i conti con gli eventuali rischi e la possibilità di trasmissione di IST (Infezioni Sessualmente Trasmesse). In questo caso è utile tenere a mente che la mucosa del retto è particolarmente delicata e fragile. Pensarci prima significa potersi rilassare poi, e godersi l’esplorazione.
Gestita la parte della prevenzione, le regole d’oro prima di avventurarsi sono: dire no alle unghie e sì al lubrificante (meglio a base silicone, soprattutto se la stimolazione prevede penetrazione: dura di più). Mettete da parte tutti i pregiudizi sulla stimolazione anale e le acrobazie del porno (la parte più interessante è quella che rimane dietro le quinte). Ora possiamo iniziare.
Stimolazione esterna
Partiamo dall’esterno perché, come la vagina, l’ano non è solo un traforo da penetrare. E la penetrazione non è il traguardo finale o ideale, ma solo una voce sul menù di possibilità.
1. Massaggio anale
Se non abbiamo mai coinvolto l’ano nelle nostre spedizioni di piacere, il viaggio può partire (e fermarsi) dall’esterno del corpo: banalmente, appoggiare un dito sull’ano e tenerlo fermo ci può rendere consapevol* dell’esistenza di questa parte del corpo e abituarci all’idea di giocarci, entrarci in contatto. Il massaggio può avvenire con le dita e movimenti circolari o lineari. Oppure possiamo appoggiare (appoggiare, non inserire!) un vibratore, come una wand, per sperimentare con sensazioni nuove.
2. Rimming
La pratica del rimming (o anilingus) coinvolge l’ano e la bocca: è il sesso orale anale, se volete.
L’ano può essere stimolato esternamente con la lingua e la bocca: lo si può leccare, baciare, succhiare, ci si può soffiare sopra ecc.
Ci si può dedicare a un’intera sessione di puro rimming oppure usare questa pratica come ouverture per riscaldarsi ed eccitarsi o come grand finale, in prossimità dell’orgasmo, per intensificare le sensazioni.
Se avete paranoie su odori e sapori potete valutare di usare un lubrificante aromatizzato (occhio alla composizione: la maggior parte contiene molto zucchero).
Se la parola rimming non vi risuona, probabilmente vi ricorderete del rusty trombone, pratica sessuale trasformata in sex trend da un articolo (americano) di Cosmopolitan del 2017. Il rusty trombone è praticamente la pratica contestuale di rimming (la parte “rusty”) e masturbazione del pene con la mano (la parte “trombone”). Il fatto che fosse presentata come una pratica eseguita da una donna su un uomo ha contribuito al sensazionalismo.
La lingua può rimanere all’esterno dell’ano ma anche insinuarsi all’interno, dove arriviamo con i successivi modi di stimolazione.
Esistono sex toys che simulano il passaggio della lingua intorno all’ano, come il rimming plug di b-Vibe (esiste anche la versione tie-dye, per fashion addict 😁). Rimanendo all’esterno del corpo, potrebbe essere usato un sex toy come Ora di Lelo (e probabilmente da più soddisfazione usato sull’ano che sulla vulva).
Stimolazione interna – penetrazione anale
Esplorare (o far esplorare) l’interno del proprio ano significa compiere un cambio di prospettiva (mentale ma anche fisica) e abituarsi ad accogliere qualcosa in una parte del corpo solitamente limitata ad espellere. Può volerci tempo: concedetevelo.
La penetrazione dell’ano coinvolge gli sfinteri, che sono praticamente i portinai dell’ano: due muscoli ad anello, uno esterno – volontario e quindi controllabile – e uno interno – involontario, controllato dal sistema sistema nervoso autonomo. Un altro muscolo interessato (e responsabile del piacere) è il muscolo elevatore dell’ano.
3. Fingering anale
Il primo approccio penetrativo all’ano può avvenire usando le dita, anzi il dito, inserendolo gradualmente per abituarsi alla sensazione. Non pensate subito a penetrare in profondità o a come muovere il dito, a dove stimolare: tenetelo fermo e date il tempo ai muscoli di fraternizzare con il nuovo arrivato e di rilassarsi. Con il dito si possono esercitare pressioni in diverse direzioni, per esplorare l’anatomia, acquisire familiarità e giocare con stimoli e risposte del corpo. A seconda di quanto si vuole andare in profondità, con il fingering si può anche arrivare a stimolare la prostata, arricciando il dito in direzione della pancia.
Se si vuole, si può aumentare il numero delle dita da inserire.
Il fingering è facilmente praticabile anche durante altre esplorazioni sessuali di coppia, come il sesso penetrativo.
4. Penetrazione con sex toys: plug anali (o butt plug)
Prima di infilare qualsiasi oggetto nel sedere assicuratevi che abbia uno stop, ovvero una base larga tale da facilitarne il recupero e l’estrazione con la mano e, soprattutto, da impedire che possa sparire accidentalmente dentro il vostro corpo e regalarvi un viaggio al pronto soccorso.
La lista di corpi estranei recuperati (con gran fatica e mirabolanti peripezie mediche) dal retto delle persone è sempre molto ricca e creativa (lampadine, bombolette spray, palle tra cui bocce, candele, maniglie, sex toys non anali, ossa di pollo, frutta e verdura varie…).
Di plug ne esistono di diverse dimensioni e forme, diversi mateteriali, vibranti e non, con dei pesi all’interno ecc.
I plug sono generalmente formati da una parte bulbosa, da un restringimento (sul quale, una volta inseriti, si chiudono gli sfinteri) e da una base. Possono essere indossati durante altre pratiche sessuali e lasciati inseriti creando un ingombro, una presenza, all’interno dell’ano.
Il nostro plug preferito, che consigliamo come base per absolute beginner è il novice di b-Vibe, plug vibrante affusolato e piccino. Altri plug interessanti: snug plug, che all’interno ha delle sfere mobili e pesanti; bootie e bootie fem, plug anali di Fun Factory, con una forma studiata per un uso facile e confortevole.
5. Penetrazione con sex toys: dilatatori
I dilatatori differiscono dai plug perché invece di avere una strozzatura vicino alla base, sulla quale far restringere gli sfinteri, hanno una dimensione crescente che mantiene gli sfinteri dilatati. Possono essere molto utili per prepararsi a penetrazioni anali di una certa grandezza, con il pene o con dildo: allenano gli sfinteri a dilatarsi e rimanere dilatati, migliorandone l’elasticità. Lo stesso non avviene con i plug perché gli sfinteri si dilatano solo nel momento dell’inserimento e poi si richiudono intorno alla strozzatura.
I dilatatori sono venduti in set e hanno dimensioni crescenti, per aumentare gradualmente la larghezza della penetrazione.
Ovviamente la preparazione può essere eccitante ed erotizzata, tanto quando la penetrazione che si vuole raggiungere.
Esempi di set di dilatatori: They-ology™ 5-Piece Wearable Anal Training Set di Calexotics; set di dilatatori in vetro di b-Vibe.
6. Penetrazione con sex toys: palline anali (o anal beads)
Le anal beads sono catene di palline che, inserite ed estratte una dopo l’altra, vanno a far lavorare ripetutamente gli sfinteri. Uno degli usi orgasmici che se ne può fare è inserire gradualmente tutte le palline e poi estrarle (con la dovuta cautela e una buona dose di lubrificante! Insomma, con del buon senso) in prossimità dell’orgasmo. Ma possono anche essere usate come riscaldamento per prepararsi a del sesso penetrativo.
Esistono anal beads moldo flessibili e più rigide, vibranti e non. Le più sicure sono realizzate completamente in silicone.
7. Massaggio prostatico o milking
La stimolazione della prostata (per chi ce l’ha) può avvenire sia dall’interno che dall’esterno, quindi senza penetrazione.
Dall’esterno si va a massaggiare, applicando della pressione, il perineo, ovvero la parte tra l’ano e i testicoli. Si possono anche usare dei sex toys da premere contro questa parte del corpo, come una wand, che grazie al manico facilita il raggiungimento e la stimolazione della zona. Esistono anche sex toys per stimolare esclusivamente quest’area, come Benedict di Svakom.
Il modo più diretto di stimolare la prostata è dall’interno: lo si può fare con le dita oppure con degli appositi sex toys. I massaggiatori prostatici sono caratterizzati da una forma arcuata studiata proprio per raggiungere questo punto e possono essere vibranti e controllabili da telecomando o app oppure necessitare del lavoro dei muscoli pelvici per massaggiare la prostata.
Il massaggio prostatico viene chiamato anche milking perché, eseguito in condizioni di eccitazione, può portare alla fuoriuscita di un fluido lattiginoso dal pene, cioè il fluido prostatico che è una componente del liquido seminale.
Aneros è un marchio specializzato in massaggiatori prostatici non vibranti, con forme adatte a diversi livelli di esperienza. Tra quelli vibranti, ne menzioniamo due con forme approcciabili da chi non ha ancora esperienza: Vick di Svakom e Vector di We-Vibe.
8. Sesso anale: penetrazione con pene
Se avete liquidato il sesso anale come doloroso perché l’unica cosa che ha varcato la soglia del vostro ano è un pene: datevi un’altra chance e ripartite dal punto numero 1.
9. Pegging
Il termine pegging si riferisce a una dinamica sessuale con ruoli ben precisi in cui una donna penetra l’ano di un uomo usando un dildo. In generale può essere usato per indicare il sesso anale praticato con un dildo che può essere strap-on, se fissato al corpo tramite un’imbracatura (come questa, in jeans, particolarmente morbida), o strapless se conformato con un’estremità da inserire in vagina (questi hanno tre motori che stimolano vagina e vulva di chi lo indossa e l’ano o la vagina di chi riceve la penetrazione).
10. Fisting anale
Il fisting è la pratica di stimolazione anale con cui si va a inserire tutta la mano attraverso l’ano. Il termine è un po’ fuorviante perché non la si inserisce chiusa a pugno (“fist”) ma con le dita distese e sovrapposte, a creare una sorta di amaca, per praticare una penetrazione graduale. Il fisting è una forma di penetrazione avanzata e ci si arriva per gradi, con tanto allenamento e tanta consapevolezza anatomica.
Andateci piano e dedicate al vostro ano tutto il tempo e la cura che gli servono!